Un uomo vero. Un politico integro, leale, pulito. Questo l'Enrico Berlinguer tratteggiato da Walter Veltroni nel suo film-documentario. Per tutta la durata del film mi sono dimenticato il nome del regista e la sua storia politica. Ciò che traspare dalla pellicola è la voglia (e la mancanza) di un leader capace di catturare i cuori, convincere persone, attirare in piazza folle sognanti attraverso l'uso del carisma umano e politico e dell'integrità. Ciò che più arriva allo spettatore giovane è il senso di speranza che quest'uomo è riuscito ad infondere nell'animo degli elettori del Partito Comunista Italiano. Il regista romano alterna interviste a persone vicine a Berlinguer e scene di repertorio che fanno rivivere (o vivere per la prima volta) il clima politico di quegli anni. Alcuni momenti, come ad esempio il discorso a Padova (l'ultimo) oppure il funerale, sono estremamente toccanti e commoventi.
A mio modo di vedere è forte il contrasto, specie in alcune scene 'reali', tra l'umanità presente negli occhi di Berlinguer e la vacuità dei personaggi della politica odierna. Veltroni è riuscito a far capire (credo) a tutti quale fosse l'amore per un personaggio che si è impegnato per cambiare il paese. Possiamo considerare "Quando c'era Berlinguer" un atto d'amore nei confronti di chi ha creduto davvero nella Politica...nella buona Politica. Uscendo dalla sala, quindi, rimangono negli occhi e nel cuore la grandezza di quest'uomo (indipendentemente da come la si pensi politicamente) e l'assenza, oggi, di un politico in grado di emulare, anche soltanto in parte, ciò che Berlinguer ha fatto.
Ciò che non mi ha convinto del film è stata l'apertura, l'inutile sottolineatura dell'ignoranza dei giovani italiani e, di fatto, la scarsa centralità dell'educazione scolastica nel nostro paese. Purtroppo conosciamo fin troppo bene i problemi che attanagliano l'Italia e rimarcarli in apertura di documentario credo non abbia dato niente in più al protagonista del lungometraggio. Ho trovato fuori luogo anche il coinvolgimento di Jovanotti, protagonista solo di banalizzazioni e luoghi comuni.
Nel complesso mi sento di fare un plauso a Walter Veltroni per la capacità di trasmettere il suo sentimento nei confronti di Enrico Berlinguer, e di farci capire quanto un personaggio simile manchi alla politica nostrana. L'augurio, adesso, è di tornare a vedere la politica fatta di passione e amore, onestà e moralità...non soltanto al cinema.
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