martedì 21 aprile 2015

"L'ANIMALE MORENTE" di Philip Roth

"Il seno", "Il professore di desiderio" e, infine, "L'animale morente". Terza e ultima parte della trilogia dedicata a David Kepesh, professore in costante ricerca di appagamento sessuale e di libertà dalle forti restrizioni del matrimonio, della famiglia e della monogamia.
La magistrale penna di Philip Roth fa immergere il lettore in un flusso di coscienza perpetuo e delirante, tra vita, morte, sesso, desiderio e gelosia. La paura di invecchiare si instaura anche nel più stoico degli uomini; il timore di perdere una donna attanaglia anche il cuore del più Casanova dei professori. Il lettore non può far niente, è disarmato e non gli rimane che lasciarsi trasportare dal folle scorrere degli eventi, ascoltando le riflessioni di David Kepesh, il quale, cavalcando con forza e disinibizione la rivoluzione sessuale, ci permette di esplorare gli angoli più bui e remoti dell'uomo, gli anfratti più nascosti e vergognosi della lussuria e dell'eros. 
Tutto gira intorno al sesso, al cocente desiderio che un uomo può nutrire nei confronti del corpo di una donna. Al centro della storia c'è la tormentata ossessione del protagonista nei confronti di Consuela Castillo, studentessa di origini cubane, formosa, giovane nell'età anagrafica ma adulta nei comportamenti, che da subito rapisce i pensieri e le attenzioni dell'ormai anziano professore. Nonostante la promessa fatta a se stesso di non avere più relazioni durature con nessuna donna, Kepesh subisce l'insolito fascino di Consuela, ne rimane stregato, a tal punto da non potersene distaccare. Soffre stando con lei ma anche senza di lei. La differenza di età e la consapevolezza che altri uomini possano adocchiare la sua donna sono ombre che seguono giorno e notte il professore.
«Il sesso non è semplice frizione e divertimento superficiale. Il sesso è anche la vendetta sulla morte. Non dimenticartela, la morte. Non dimenticarla mai. Sì, anche il sesso ha un potere limitato. So benissimo quanto è limitato. Ma dimmi, quale potere è più grande?» questa frase fa capire quanta importanza ricopra la dimensione sessuale nella vita del professore e, forse, anche di Roth.
Come detto, siamo all'ultimo capitolo della vita di Kepesh, il professore si avvicina a grandi falcate alla morte toccando con mano sentimenti mai provati prima: angoscia, solitudine, paura, gelosia, il senso dell'invecchiamento. «Forse, ora che mi sto avvicinando alla morte, anch'io segretamente desidero non essere libero». Un nuovo stadio dell'esistenza dell'insaziabile e incurabile professore, sfiorata, neanche troppo lievemente, dalla malinconia, dall'inevitabilità della Fine.
Quello di Roth è un libro dal quale dobbiamo farci prendere, trasportare, scaraventare e sconvolgere. E' un romanzo che prende forza dalla attrazione che il sesso esercita su tutti noi, dai cinici ragionamenti del protagonista sull'amore e sulla voglia d'amore, dalla bella, sensuale e complessa figura di Consuela.
Leggete "L'animale morente", ne uscirete frastornati, un po' scioccati, senz'altro toccati...forse addirittura cambiati.

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