"Storia immortale" è un film che parla di un ricchissimo uomo d'affari che, sul punto di morte, decide di trasformare in realtà una leggendaria storia sentita molti anni prima su una nave: protagonista è un uomo ricco, anziano e senza eredi che paga un marinaio per passare la notte con la moglie molto più giovane di lui.
Mr Clay, interpretato da Orson Welles, decide di indossare i panni del vecchio uomo e incarica il factotum Elishama Levinsky di trovare la donna adatta ad interpretare il ruolo della moglie, mentre lui si occupa di 'ingaggiare' il marinaio. Elishama arriva a dare trecento ghinee a Virginie Ducrot, interpretata dalla bellissima Jeanne Moreau, che è figlia di un socio d'affari di Mr. Clay suicidatosi a causa dell'insolvenza di un debito proprio con il mercante.
Nella dimora del ricco mercante c'è l'ultimo tentativo di giungere all'onnipotenza, cercando di trasformare una leggenda in realtà e di assecondare ancora una volta prima della sua morte il desiderio di potere.
Nella mente del protagonista ci sono almeno due intenti, oltre a quello di sentirsi Dio: ricevere la riconoscenza del marinaio e fare in modo che lo stesso marinaio racconti ad altri l'insolita storia, in modo tale da portare il nome di Mr. Clay in giro per il mondo e ottenere così una sorta di immortalità. Purtroppo per lui, però, nessuno dei due obiettivi viene raggiunto perché il marinaio se ne va senza ringraziare Mr. Clay ed inoltre, nella notte trascorsa con la giovane donna, scopre per la prima volta l'amore e questa sarà una esperienza che non racconterà a nessun altro.
Il film termina con la morte di Mr.Clay e il fallito tentativo di essere onnipotenti. La realtà è una cosa e una storia non potrà mai essere tale, neppure con tutti i soldi del protagonista. Di Mr.Clay e del suo sogno non rimane che l'eco di una conchiglia, un progetto troppo ambizioso e folle da poter giungere ad un lieto fine.
'Storia immortale' è un film breve ma molto intenso, poetico e spietato allo stesso tempo. Orson Welles interpreta il più classico dei ruoli wellesiani con carisma e solidità. Questa pellicola non è tra le più famose di Welles ma è sicuramente tra le più belle e riuscite, grazie anche alla splendida colonna sonora (in particolar modo 'Gnossienne No.1' di Erik Satie) che accompagna e culla lo spettatore attraverso questa vicenda surreale e malinconica. Film da vedere assolutamente!
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